Luoghi veramente incontaminati, cioè totalmente privi di impatto umano, oggi sono rarissimi — forse inesistenti nel senso assoluto del termine. Tuttavia, esistono zone che si avvicinano molto a questo concetto in termini ecologici e di assenza di presenza umana diretta. Uno di questi è il Daintree National Park in Australia, fondato nel 1981 e dichiarato Patrimonio UNESCO nel 1988. Ospita una foresta pluviale di 110 milioni di anni, migliaia di specie vegetali, 430 specie di uccelli e alberi di oltre 2.500 anni. (Nella foto, scorcio del Daintree National Park).
Se molti conoscono il famoso monastero di Tiger's Nest in Bhutan, la maggior parte del Paese è stata a malapena sfiorata dalla vita moderna. La costituzione richiede che il 60% del territorio sia sotto copertura forestale e che oltre il 51% sia protetto: le foreste intatte sono l'habitat di panda rossi, cinghiali, leopardi delle nevi e orsi neri dell'Himalaya.
Il Tsingy de Bemaraha, il più esteso altopiano di pinnacoli carsici calcarei del Madagascar, non è stato toccato dall'uomo, a eccezione della costruzione di alcuni sentieri e ponti. Le formazioni rocciose hanno circa 200 milioni di anni e le foreste, i laghi, le paludi di mangrovie e i canyon sono habitat ideale per tutti i tipi di fauna selvatica: qui vivono 11 specie di lemuri e 45 specie endemiche di rettili.
Il maestoso Monte Roraima troneggia al di sopra delle nuvole ed è un confine naturale tra Venezuela, Brasile e Guyana. Con circa due miliardi di anni, è considerato tra i più antichi del mondo, e con i suoi 2.810 metri di altezza è anche il tepui (ripida scarpata piatta) più alto del continente.
Incastonate nella laguna meridionale di Palau, le Rock Islands sono costituite da circa 300 singole isole, che si estendono per quasi 32 chilometri di oceano. Patrimonio mondiale dell'UNESCO dal 2012, sono quasi completamente disabitate e le barriere coralline circostanti ospitano vari tipi di meduse senza pungiglione che vivono soltanto a Palau.
La vasta regione della Patagonia, una delle ultime vere terre selvagge del mondo, è un susseguirsi di spiagge deserte e ampi parchi nazionali. Il Parco Nazionale Los Glaciares nella Patagonia meridionale, vicino al confine tra Cile e Argentina, è sovrastato dal maestoso Monte Fitz Roy, mentre lo straordinario ghiacciaio Perito Moreno è famoso per le spettacolari crepe e fratture nel ghiaccio.
Punto di sosta sulla Via della Seta, l'antica rotta commerciale tra la Cina e il Mediterraneo, il Kyrgyzstan è plasmato da montagne mozzafiato e da valli fiorite. Alcuni dei luoghi più suggestivi includono il lago Ala Kul, a 3.499 metri nel cuore delle montagne Tian Shan, e lo Skazka Canyon che con le sue formazioni rocciose rosso brillante e tortuosi passaggi sabbiosi appare fatato.
Socotra, al largo della costa dello Yemen, è custode di circa 800 specie di piante e fiori, un terzo dei quali non vive da nessun'altra parte: i più caratteristici sono gli "alberi del sangue di drago", che dominano gran parte del paesaggio dell'isola. Questi particolari alberi a forma di fungo, scientificamente conosciuti come Dracaena Cinnabari, hanno preso il nome comune dalla resina rossa che è usata ancora oggi per medicinali e coloranti.
Questo remoto arcipelago, composto da 150 isole, si cela a 100 chilometri dalla terraferma della Columbia Britannica e ospita chilometri di spiagge deserte, foreste gigantesche, migliaia di leoni marini e megattere. Per proteggere l'aspra landa selvaggia, le attività vengono rigorosamente controllate e le barche hanno bisogno di un permesso per accedere.
Situata al largo della costa meridionale del Mozambico, Bazaruto è l'isola più grande dell'arcipelago e fa parte dell'omonimo Parco Nazionale. Disegnata da ondulate dune di sabbia dorata, è lambita da limpide acque turchesi che pullulano di pesci, squali di barriera, murene e la più grande e ultima popolazione di dugongo sopravvissuta nell'Africa orientale.
Il Bacino del Congo è la seconda foresta pluviale più grande del mondo, dopo l’Amazzonia. Si estende su sei Paesi dell’Africa centrale, tra cui la Repubblica Democratica del Congo, il Gabon e il Camerun e ospita una biodiversità straordinaria, con gorilla, elefanti di foresta e centinaia di specie endemiche. Ampie aree del bacino restano inaccessibili e scarsamente esplorate, rendendolo uno degli ecosistemi più selvaggi del pianeta.
Le Isole Pitcairn sono un remoto arcipelago nel Pacifico meridionale, composto da quattro isole vulcaniche, di cui solo Pitcairn è abitata. Con una popolazione di meno di 50 persone, è uno dei luoghi più isolati del pianeta. L’ambiente naturale è in gran parte intatto, con scogliere, foreste e una biodiversità marina straordinaria. L’accessibilità è estremamente limitata: si arriva solo via mare, dopo giorni di navigazione.
Le Isole Kerguelen, conosciute anche come “Isole della Desolazione”, sono un remoto arcipelago sub-antartico dell’Oceano Indiano, appartenente alla Francia. Inaccessibili via aereo, non presentano insediamenti permanenti: vi risiedono solo gruppi scientifici temporanei. Il clima è freddo, ventoso e instabile tutto l’anno e, grazie al loro isolamento estremo e alla totale assenza di attività umane stabili, restano uno degli ecosistemi più puri e incontaminati rimasti sulla Terra.
La Penisola di Kamčatka, nell’Estremo Oriente russo, è una delle regioni più selvagge e incontaminate del pianeta. Dominata da oltre 300 vulcani, di cui molti attivi, ospita paesaggi fatti di geyser, fiumi impetuosi e foreste vergini. La fauna è ricchissima, mentre la presenza umana è scarsa, limitata a piccoli insediamenti e a poche strade.
Il Parco Nazionale di Fiordland, situato nell’angolo sud-ovest della Nuova Zelanda, è uno dei luoghi più selvaggi e incontaminati del pianeta. Vaste aree sono difficilmente accessibili e non contaminate dall'attività umana. L'isolamento e la protezione ambientale ne preservano l'ecosistema.
L'Isla Navarino è situata nell’estremo sud del Cile ed è una delle isole più remote e incontaminate della Terra del Fuoco. Con paesaggi mozzafiato di montagne, foreste pluviali e coste frastagliate, è un rifugio per una fauna unica e una zona scarsamente popolata. L’isolamento, il clima rigido e la difficoltà di accesso hanno preservato l'integrità ecologica dell'isola, facendola uno dei luoghi più selvaggi e puri del pianeta.