Un viaggio in India (o in altri Paesi dove l’induismo è praticato) non può prescindere dalla visita a un tempio induista: i colori chiamano, il profumo degli incensi e la folla devota che pratica rituali di grande fascino invitano a entrare. Ma sono luoghi sacri che richiedono rispetto e consapevolezza. I templi non sono attrazioni turistiche qualsiasi: sono spazi di preghiera, spiritualità e vita quotidiana per milioni di fedeli. Per questo motivo, è importante conoscere le norme di comportamento fondamentali da osservare.
Ecco una guida pratica per sapere cosa fare – e cosa evitare – quando si entra in un tempio induista.
Indice
Si può entrare con le scarpe?
No, le scarpe devono essere tolte all’ingresso. In quasi tutti i templi induisti è obbligatorio entrare scalzi o, in alcuni casi, con calzini. L’atto di togliersi le scarpe è un segno di rispetto e umiltà, per lasciare fuori simbolicamente lo sporco e le impurità, delle scarpe e dell’anima. Alcuni templi mettono a disposizione aree custodite per lasciarle, spesso a pagamento o a fronte di un’offerta.
È necessario coprire spalle e gambe?
In generale, sì: è importante indossare abiti decorosi e rispettosi, evitando pantaloncini, canottiere o vestiti attillati. Tuttavia, nei templi del sud dell’India, può essere richiesto agli uomini di entrare a dorso nudo, senza camicie e magliette. I locali indossano solo un mundu o un dhoti (tipico indumento tradizionale maschile), ma non è necessario per i turisti. Le donne, invece, dovrebbero coprire spalle, gambe e talvolta anche il capo con un foulard. Le regole possono variare da tempio a tempio, quindi è sempre consigliabile informarsi prima della visita o osservare il comportamento dei locali e copiare.

Ci sono regole specifiche per le donne?
Sì, in alcuni templi l’accesso può essere vietato alle donne in periodo mestruale. È una regola basata su antiche credenze legate alla purezza rituale. In generale, anche alle donne è richiesto un abbigliamento decoroso e, talvolta, di coprirsi il capo. Le regole possono variare da tempio a tempio.
Si può fotografare all’interno del tempio?
Dipende dal tempio. In molti casi, le fotografie non sono permesse, soprattutto i selfie e specialmente nella zona del sancta sanctorum (il cuore del tempio dove si trova la statua della divinità). In altri luoghi, si possono fare foto solo in certe aree esterne. È sempre meglio chiedere il permesso prima di scattare, e guardare se ci sono cartelli di divieto.
Qual è il comportamento corretto durante la puja?
Durante una puja (cerimonia di preghiera), è fondamentale mantenere silenzio e rispetto. È bene osservare senza disturbare, senza intralciare il passaggio dei fedeli e senza toccare gli oggetti sacri. Spesso si può assistere anche da turisti, ma è importante non distrarre chi sta pregando.
Posso toccare le statue o gli oggetti sacri?
No. Le statue delle divinità e gli oggetti rituali non devono essere toccati dai visitatori. Solo i sacerdoti hanno il permesso di maneggiare questi simboli sacri. Toccarsi il capo con le mani a preghiera dopo aver ricevuto il prasad (cibo benedetto) o l’acqua sacra, invece, è spesso parte del rituale.
Devo seguire un percorso specifico all’interno del tempio?
Sì. In molti templi induisti si segue un percorso in senso orario, passando attorno al santuario principale. Questo gesto simboleggia il rispetto e l’adorazione verso la divinità. All’ingresso, può essere presente una campana da suonare: il suono ha la funzione di annunciare la propria presenza alla divinità, di risvegliare l’energia spirituale e di liberare la mente da distrazioni prima della preghiera. Come per il resto, è bene seguire cosa fanno i fedeli e, in caso di dubbio, seguire il flusso.
Si possono fare offerte?
Sì, è consuetudine fare offerte in denaro, fiori, frutta o incenso; di solito sono in vendita proprio davanti all’ingresso. I templi hanno aree dedicate per lasciare l’offerta, talvolta in appositi altarini, cesti o urne. Le offerte devono essere fatte con rispetto, senza ostentazione. Spesso è anche possibile ricevere una benedizione dal sacerdote.
Posso sedermi ovunque all’interno del tempio?
No, alcune aree sono riservate ai fedeli, e in certi casi l’ingresso è vietato ai non praticanti. Se ci si vuole sedere, meglio scegliere un angolo laterale o uno spazio dove non si intralcia il passaggio. Evitare di sedersi con i piedi rivolti verso la statua della divinità.
C’è un saluto tradizionale da usare?
Sì, il più comune è “Namasté”, accompagnato dal gesto delle mani giunte davanti al petto. È una forma di saluto rispettosa che va bene sia tra persone che verso la divinità. In alcuni templi si può vedere anche il gesto della prosternazione o del toccare terra con la fronte.
Posso entrare in tutti i templi, ovunque?
Non sempre. Alcuni templi sono riservati ai soli fedeli induisti, specialmente nel sud dell’India. Altri, invece, accolgono visitatori di ogni religione. È importante informarsi in anticipo e rispettare eventuali divieti di accesso. Forzare l’ingresso in questi casi è un grave segno di irriverenza.
Devo fare attenzione a ciò che dico o faccio nel tempio?
Assolutamente sì. I templi sono luoghi di massimo rispetto, e comportamenti inappropriati (ridere, commenti fuori luogo, gesti irrispettosi) sono mal tollerati. Anche il linguaggio corporeo conta: mai indicare con i piedi, né toccare qualcuno sulla testa.
Cosa significa ricevere una tilaka o un segno sulla fronte?
Spesso, all’uscita o durante la visita, il sacerdote può apporre un segno colorato sulla fronte dei visitatori. Questo è un gesto di benedizione e protezione. Il colore e la forma variano a seconda della divinità venerata e del tipo di tempio. La tilaka o bindi può essere fatta con varie sostanze: cenere sacra (vibhuti), polvere di sandalo, curcuma o kumkum (rosso vivo). Ogni sostanza ha un significato: ad esempio, il kumkum rappresenta l’energia femminile (shakti), la cenere sacra simboleggia la purificazione, mentre la polvere di sandalo raffredda la mente. Accettare con rispetto è un modo per condividere parte del rito.

I bambini possono entrare nei templi?
Sì, ma è consigliabile che siano tranquilli e accompagnati. Pianti o schiamazzi possono disturbare le preghiere. I genitori dovrebbero vigilare affinché non corrano o tocchino oggetti sacri. In generale, in un viaggio in India in famiglia la presenza dei bambini è ben accolta, ma sempre nel rispetto delle regole del luogo.
Cosa fare se non si conoscono le regole specifiche del tempio?
La cosa migliore è osservare con attenzione, seguire il comportamento dei fedeli e, se possibile, chiedere con gentilezza. In molti templi troverai cartelli con le regole principali, spesso anche in inglese. In caso di dubbio, meglio essere prudenti e rispettosi.