La Sicilia è una terra di contrasti e meraviglie, dove le spiagge sono magnifiche e lo scorrere del tempo sembra catapultare in un’altra dimensione. Essendo un’isola la cui geologia è fortemente influenzata dal vulcanismo, le spiagge bianche sono una rarità preziosa, perché la maggior parte delle coste si veste di sabbie dorate o di scogliere frastagliate.
Le poche che ci sono però, sono un trionfo di bellezza, con mare cristallino e (a volte) un’atmosfera di tranquillità che fa sentire lontano dal mondo. Ecco a voi le spiagge bianche più belle della Sicilia.
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Spiaggia di San Vito Lo Capo (Trapani)
Nella Sicilia continentale le spiagge con sabbia bianca “pura” praticamente non esistono a causa della natura vulcanica dell’isola. Tuttavia, ci sono alcune gemme che ci si avvicinano moltissimo. Una di queste è la Spiaggia di San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, con un arenile finissimo, chiarissimo e quasi setoso sotto i piedi. Lo potremmo definire un bel bianco sporco che si illumina con il sole.
L’acqua è trasparente, turchese, perfetta per fare il bagno o snorkeling, mentre il fondale scende dolcemente rivelandosi ideale anche per i più piccoli. La Spiaggia di San Vito Lo Capo ha fascino durante tutto l’anno, ma se si desidera goderla appieno è meglio evitare agosto, perché in questo periodo dell’anno si riempie davvero tanto.
Meglio puntare su giugno, oppure su settembre, il mese in cui va in scena anche la “couscous fest”, una celebrazione che permette di fare un’immersione nei sapori e nella cultura del posto, con il mare come sfondo.

Spiaggia dei Conigli, Lampedusa
Chiudete gli occhi e immaginate il paradiso. Ora riapriteli e andate subito a prenotare un volo, perché ciò che avete visto è quasi sicuramente la Spiaggia dei Conigli di Lampedusa. Qui la sabbia è davvero bianchissima, finissima come il borotalco e lambita da un mare turchese talmente tanto limpido e brillante che sembra quasi irreale.
Un luogo dove la natura regna sovrana, al punto da essere parte di una riserva naturale. Ma non è tutto, perché qui è possibile avvistare anche le tartarughe caretta-caretta che vengono a deporre le uova, per poi tornare in acqua. La spiaggia è a ingresso limitato e per questo, oltre a prenotare, vi invitiamo ad arrivare presto, soprattutto in alta stagione, perché è un lido molto richiesto.
È necessario seguire i sentieri indicati, portare con sé tutto perché non ci sono servizi diretti, non lasciare rifiuti ed evitare di disturbare la fauna.
Cala Tonnarella dell’Uzzo, Riserva dello Zingaro
Cala Tonnarella dell’Uzzo è un piccolo gioiello nascosto nella Riserva dello Zingaro, a due passi da San Vito Lo Capo. La sabbia qui non è bianca come il borotalco, ma è chiara, quasi dorata, mescolata a piccoli ciottoli lisci che riflettono la luce. A fare da padrona è una natura incontaminata, ma anche un mare che è una piscina naturale: limpido, azzurro, con sfumature che vanno dal turchese al blu profondo.
Ci si arriva dopo un breve trekking, anche se il momento migliore per andare è la mattina presto. La riserva apre intorno alle 7:00–7:30 in estate, e a quell’ora è possibile camminare con poca gente e scegliere il proprio angolo di paradiso; dopo le 10:00 tende a riempirsi. Per visitarla non serve prenotazione, ma è bene sapere che l’accesso alla riserva è a pagamento.
Il sentiero per raggiungerla, di circa 700 metri, inizia dall’ingresso nord della riserva e non è complesso. Allo stesso tempo però, è pietroso, con tratti in salita al ritorno. Sono quindi fondamentali scarpe da ginnastica o da trekking, ma anche acqua, frutta e qualcosa per fare un po’ di ombra. Ah, non dimenticate la maschera perché i fondali rocciosi intorno alla cala sono pieni di vita.
Cala Croce, Lampedusa
Se la Spiaggia dei Conigli è un capolavoro, Cala Croce è forse il gioiello più sottovalutato di Lampedusa. Si presenta come un minuto angolo di paradiso, più tranquillo e accessibile, dove davvero godersi il mare come si deve. Da queste parti la sabbia è chiarissima, quasi bianca, soffice e pulita, mentre l’acqua salata è cristallina, calma e dai fondali bassi.
Non ci sono onde e nemmeno corrente, quindi è il posto perfetto per rilassarsi in un ambiente naturale che toglie davvero il fiato. A differenza di molte cale più isolate, da queste parti si può arrivare anche a piedi o in scooter dal centro abitato.
Ma c’è una piccola informazione che è molto importante condividere: Cala Croce in realtà è divisa in due spiaggette vicine, separate da un piccolo promontorio. Una è leggermente più attrezzata, l’altra più selvaggia. In estate, come è facile intuire, entrambe tendono ad essere abbastanza piene di persone.

Scala dei Turchi, Agrigento
Qui la sabbia non c’è, ma il bianco è sicuramente uno dei colori predominanti: benvenuti alla Scala dei Turchi, in provincia di Agrigento, una scogliera candidissima, imponente e straniante, fatta di marna, una roccia sedimentaria tenera modellata dal vento e dall’acqua nel corso dei secoli.
Il risultato di questo poderoso lavoro della natura è una parete ondulata che scende dolcemente verso il mare, come una gigantesca scala naturale. Il bianco della roccia è abbagliante, soprattutto sotto il sole di mezzogiorno, e va a creare un contrasto surreale con il blu profondo del mare.
Sotto la scogliera sono presenti tratti sabbiosi, ma la sabbia è più sul giallo-dorato, e in alcuni punti ci sono ciottoli o fondali fangosi. La Scala dei Turchi è visitabile con alcune limitazioni e regolamentazioni. Potrebbe essere necessario acquistare un biglietto per accedere al sito (confermato nel 2025), che consente un accesso controllato e limitato nel tempo.
Se possibile, è opportuno arrivarci presto o al tramonto ed evitare i periodi di luglio-agosto perché affollatissima. Occorre anche tenere a mente che l’accesso sulla scogliera vera e propria è assolutamente vietato.
Cala Pulcino, Lampedusa
Ci vuole un po’ d’impegno per raggiungere la magnifica Cala Pulcino di Lampedusa, ma quel che è certo è che ne varrà la pena. È una spiaggia piccola e chiara, circondata da alte pareti rocciose, con sabbia tendente al bianco e ciottoli levigati, a volte mista a frammenti di posidonia portati dal mare.
L’acqua, inutile dirlo, è trasparente da far emozionare e piena di sfumature di azzurro e turchese che la fanno sembrare finta. Intorno, solo natura, silenzio e il rumore delle onde. Si può arrivare a Cala Pulcino tramite trekking, partendo dalla strada panoramica che conduce anche alla Spiaggia dei Conigli. Da lì c’è un sentiero piuttosto lungo, circa 30-40 minuti a piedi, in discesa. Il ritorno, ovviamente, è in salita. Non vi sorprenderà sapere, infatti, che in molti preferiscono raggiungerla via barca.
Il tragitto è tutto dentro una valletta rocciosa, piena di fichi d’india e profumo di macchia mediterranea. Bellissimo, ma impegnativo (soprattutto sotto il sole). Sono quindi necessarie le scarpe chiuse, ma anche tanta acqua, cibo, crema solare e cappello.

Fontane Bianche, Siracusa
Fontane Bianche, oltre a essere molto suggestiva, è una delle spiagge più conosciute della costa siracusana e con una sabbia mediamente molto più chiara e morbida di tante altre località dell’isola. Il mare è trasparente, e qui la bellezza naturale si mescola con un po’ di comodità. Non è un posto segreto o selvaggio, anzi: è molto frequentata, soprattutto da locali e famiglie, ma non per questo meno affascinante.
Il nome, “Fontane Bianche”, deriva dalle numerose sorgenti d’acqua dolce presenti un tempo nella zona (oggi per lo più scomparse) e dal colore abbastanza chiaro della sabbia. L’acqua è di un azzurro che, nei giorni giusti, fa concorrenza ai tropici. I fondali bassi e sabbiosi rendono il bagno piacevole e sicuro anche per chi non sa nuotare bene.
In alta stagione (luglio e agosto) è consigliato arrivare molto presto, perché la spiaggia si riempie già dalle 9:00. Tuttavia, vi si può trascorrere davvero una giornata intera perché da queste parti il tramonto è speciale: verso sera la luce diventa dorata, l’acqua calma, la spiaggia si svuota e ci si può rilassare a dovere, mentre si è inondati dal silenzio.