Cosa vedere Padova in un giorno, itinerario tra arte e storia

Passeggia tra arte, storia e spiritualità: scopri cosa vedere a Padova, tra capolavori artistici, piazze storiche e angoli dal fascino senza tempo

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Martina Bressan

Content Writer & Travel Expert

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Pubblicato: 26 Maggio 2025 12:27

Famosa per la sua Università, Padova è una delle città più affascinanti del Veneto, capace di incantare i visitatori con il suo mix unico di storia, arte e ottimo cibo. Situata a breve distanza da Venezia e facilmente raggiungibile da tutta Italia, Padova è una meta ideale per un city break o può essere la tappa giornaliera di un itinerario più ampio. Anche se un giorno non basta per scoprire tutte le sue meraviglie, in giornata è comunque possibile visitare alcune delle sue attrazioni più significative.

Città dalla lunga storia, tanto che ha dato i natali anche allo storico romano Tito Livio, Padova è una meta ideale da esplorare a piedi. Il centro storico è ricco di monumenti, piazzette animate e angoli suggestivi. Non mancano ristoranti dove assaggiare cucina locale o bar dove fermarsi per un ottimo spritz. In questa guida su cosa vedere a Padova in un giorno ci sono le principali tappe da non perdere, ma anche molte informazioni su cosa fare in città. Inoltre, si può trovare qualche suggerimento per chi ha più tempo e vuole spendere più giorni alla scoperta della città patavina o dei suoi dintorni.

Cappella degli Scrovegni

Una visita alla città di Padova non può che cominciare con uno dei massimi capolavori dell’arte italiana: la Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto all’inizio del Trecento. La cappella è stata commissionata da Enrico Scrovegni, ricco banchiere padovano, come oratorio privato e cappella funeraria per la sua famiglia. L’edificio è stato poi consacrato nel 1305 e dedicato alla Vergine Annunciata.

All’interno della Cappella, Giotto ha realizzato un ciclo pittorico che copre completamente le pareti e la volta, rappresentando episodi della vita di Gesù e il Giudizio Universale sulla controfacciata. Questo capolavoro ha segnato una svolta epocale nella storia dell’arte, perché ha introdotto una nuova concezione dello spazio e della prospettiva, tanto che la Cappella è considerata Patrimonio Mondiale UNESCO.

Proprio vicino alla Cappella degli Scrovegni si trovano i Musei Eremitani che espongono testimonianze, reperti e opere d’arte di archeologia, arte medievale e moderna. Sono una tappa perfetta per gli amanti dell’arte o per chi si ferma a Padova per due giorni e ha del tempo in più che vuole spendere alla scoperta del patrimonio artistico.

Cappella Scrovegni
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Cappella Scrovegni

Caffè Pedrocchi, il caffè “senza porte”

Dalla Cappella degli Scrovegni in qualche minuto a piedi si può raggiungere il famoso Caffè Pedrocchi, dove ci si può fermare per una pausa. Il Caffè Pedrocchi è stato fondato nel 1831 dall’imprenditore Antonio Pedrocchi che si era affidato per il progetto all’architetto veneziano Giuseppe Jappelli. Il palazzo, a pochi passi dal Palazzo del Bo (sede storica dell’università) e dal Municipio, è un elegante edificio bianco in stile neoclassico con colonne e logge.

Il Pedrocchi è stato un punto di riferimento per intellettuali, patrioti e studenti ma è stato anche teatro di un evento simbolico del Risorgimento italiano. L’8 febbraio 1848, uno studente è stato ferito da un colpo d’arma da fuoco sparato dai soldati austriaci all’interno del locale e questo ha dato il via ai moti rivoluzionari padovani. All’interno del Caffè si può ora visitare il museo del Risorgimento, dedicato proprio a quelle giornate. Il locale è noto anche come “il caffè senza porte” perché durante la Prima Guerra Mondiale è rimasto a lungo aperto e attivo giorno e notte.

Palazzo del Bo e Teatro Anatomico

Poco distante dal Pedrocchi si trova il Palazzo del Bo, sede storica dell’Università di Padova che essendo stata fondata nel 1222 è una delle più antiche d’Europa. Il nome “Bo” deriva dall’antica locanda “Hospitium Bovis” (Ospizio del Bue) che era qui aperta nel Cinquecento. Poi l’amministrazione ha deciso di ampliare gli spazi universitari dato il sempre maggior numero di studenti e così la locanda è stata riconvertita. Appena entrati nel complesso si accede al Cortile antico ornato da oltre 300 stemmi araldici dei rettori e degli studenti illustri che hanno frequentato l’università.

Una volta qui è d’obbligo visitare l’Aula Magna Galileo Galilei dove lo scienziato insegnò matematica tra il 1592 e il 1610 e dove si trova ancora una sua cattedra originale. Affacciato sul Cortile Antico di Palazzo del Bo si trova anche un altro vero gioiello della scienza: il Teatro Anatomico, voluto da Girolamo Fabrici d’Acquapendente nel 1594. Costruito per lo studio dei corpi durante le lezioni di anatomia, questo è il più antico teatro anatomico stabile del mondo. Da menzionare anche la statua di Elena Lucrezia Corner Piscopia che nel 1678 è stata la prima donna a laurearsi al mondo e l’ha fatto proprio all’Università di Padova.

Palazzo Bo a Padova
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Palazzo Bo a Padova

Basilica di Sant’Antonio da Padova

La Basilica di Sant’Antonio è uno dei luoghi più iconici della città e una delle principali mete di pellegrinaggio in Italia. Ogni anno milioni di fedeli e visitatori la raggiungono per pregare sulla tomba di Sant’Antonio (1195-1231), frate francescano di origine portoghese che visse a Padova e fu canonizzato nel 1232. La Basilica di Sant’Antonio, chiamata dai padovani “Il Santo”, è un complesso architettonico straordinario che fonde stile romanico, gotico, bizantino e moresco.

All’esterno la facciata a salienti è dominata da un grande rosone, da due campanili laterali e da otto cupole in stile bizantino che ricordano quelle della Basilica di San Marco a Venezia. L’interno della Basilica è un vero scrigno di opere d’arte realizzate anche da autori importanti come Donatello e Altichiero, allievo di Giotto. Qui si trovano anche la Cappella del Santo, che custodisce importanti reliquie di Sant’Antonio (tra cui la lingua incorrotta), e la sua Tomba decorata con rilievi scultorei di Tullio Lombardo e Sansovino.

Nella Piazza proprio davanti all’edificio religioso è possibile ammirare una statua equestre bronzea realizzata da Donatello a metà Quattrocento. Questa è stata eretta in onore di Erasmo da Narni, valoroso condottiero padovano meglio conosciuto come “Gattamelata”.

Basilica del Santo Padova
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Basilica del Santo Padova

Prato della Valle

Prosegui la tua visita verso Prato della Valle che con i suoi 90.000 metri quadrati è una delle piazze più grandi d’Europa e uno dei luoghi più “instagrammabili” di Padova. In epoca romana era un’area paludosa adibita a mercato e anfiteatro. Durante il Medioevo rimase una zona incolta e umida finché, nel Settecento l’area è stata bonificata e poi è stata realizzata la piazza che ospita 78 statue di personaggi illustri legati a Padova e alla cultura veneta.

Diversamente da quanto potrebbe descrivere il nome, Prato della Valle non è un parco ma questo grande spazio di forma ellittica vanta un’isola verde al centro, chiamata isola Memmia, che è circondata da un canale. La Piazza ospita ogni sabato un grande mercato cittadino. Affacciata su Prato della Valle c’è una delle chiese più grandi d’Italia: la Basilica di Santa Giustina che al suo interno custodisce le reliquie di Giustina da Padova, martire vissuta tra la fine del III e gli inizi del IV secolo.

Prato della Valle Padova
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Prato della Valle Padova

Orto Botanico di Padova

A pochi passi da Prato della Valle si trova l’Orto Botanico, il più antico orto universitario del mondo ancora nella sua collocazione originaria. Fondato nel 1545 era stato pensato come luogo dove coltivare piante officinali utilizzate a scopo medico per permettere agli studenti di medicina e farmacia di riconoscerle e studiarne le proprietà.

Nel corso dei secoli, l’Orto è stato arricchito con specie rare ed esotiche provenienti da ogni parte del mondo, diventando un punto di riferimento per studiosi, botanici e naturalisti. Nel 1997 l’Orto Botanico di Padova è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO, proprio per il suo valore universale in ambito scientifico e culturale.

Duomo di Padova e il Battistero

Il Duomo di Padova, noto anche come Cattedrale di Santa Maria Assunta, e il vicino Battistero di San Giovanni Battista si trovano nel cuore del centro storico, a pochi passi dal Caffè Pedrocchi e dalla sede dell’Università. La struttura del Duomo è frutto di un progetto rinascimentale attribuito a Michelangelo Buonarroti, anche se poi è certo abbiano sviluppato il progetto altri architetti.

L’interno a tre navate vanta decorazioni in stile tardo rinascimentale e barocco e diverse tele di artisti veneti, tra cui Alessandro Varotari, detto il Padovanino. Di grande pregio anche l’icona della Madonna col Bambino appartenuta al Petrarca e attribuita a Giotto. Adiacente al Duomo, il Battistero di San Giovanni Battista risale al XII secolo ma deve la sua fama ai grandiosi affreschi che lo decorano. Qui, infatti, è possibile ammirare un ciclo pittorico che ricopre le pareti e la cupola realizzato da Giusto de’ Menabuoi tra il 1375 e il 1378.

Cosa vedere nei dintorni di Padova

Nei dintorni di Padova c’è davvero tanto da scoprire, soprattutto per chi ama la natura, la storia e le passeggiate all’aria aperta. A pochi chilometri dalla città si trovano le famose Terme di Abano e Montegrotto, tra le più antiche d’Europa, dove è possibile rilassarsi in acque termali immerse nel verde dei Colli Euganei. Qui ci sono anche tanti sentieri per camminate e attività all’aperto, perfetti per rigenerarsi.
Per un’esperienza più culturale si possono visitare alcuni dei borghi medievali della provincia di Padova. Arquà Petrarca, ad esempio, è un piccolo gioiello famoso per essere stato la dimora del poeta Francesco Petrarca dove si respira ancora un’atmosfera senza tempo. Altre mete interessanti sono Cittadella, con le sue mura medievali tra le meglio conservate in Europa, ma anche Montagnana e Este, due località che combinano storia, arte e natura.

Palazzo della Ragione
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Palazzo della Ragione, Padova

Cosa vedere a Padova con un giorno in più

Oltre ai monumenti, Padova è una città viva, culturale e molto accogliente. Ci sono molte cose da vedere e diverse esperienze che si possono fare per immergersi appieno nell’atmosfera della città se visita Padova per due giorni o più. Piazza della Frutta, Piazza delle Erbe e Piazza dei Signori sono le piazze centrali di Padova. Di giorno luogo di mercato mentre nel pomeriggio i tavolini dei bar prendono il posto delle bancarelle e sono la location perfetta per un aperitivo o uno spuntino. La maggior parte dei locali offre vini veneti, spritz e cicchetti ma ci sono anche ristoranti che offrono piatti della cucina locale. Con del tempo in più è possibile visitare il Palazzo della Ragione, un grande edificio medievale che separa Piazza delle Erbe da Piazza della Frutta. Al piano superiore si trova il celebre “Salone”, un tempo sede del tribunale cittadino. All’interno è conservato un ciclo di affreschi tardo medievali davvero affascinante.

Non lontano da Piazza della Frutta si trova il Ghetto Ebraico che è un quartiere ricco di storia e fascino dove sorgono anche la Sinagoga e il Museo della Padova Ebraica. Passeggiando qui si possono ammirare anche numerose Pietre d’inciampo realizzate dall’artista Gunter Demnig per ricordare le vittime del Nazi-Fascismo. Chi si ferma più giorni o rimane  a Padova sino alla sera può pensare di scoprire altri angoli della città in bicicletta. Padova, infatti, a fine 2024 si è aggiudicata l’ottava edizione di Urban Award ed è stata riconosciuta come una destinazione d’eccellenza per la mobilità sostenibile. Altri siti di interesse che si possono inserire nell’itinerario sono l’oratorio di San Michele, interamente affrescato da Jacopo da Verona nel 1397, e l’Oratorio di San Giorgio. Per chi ama storia e arte c’è anche la Basilica e la Scoletta del Carmine dove sono conservati affreschi di grande pregio.