Boom di turismo enogastronomico: sono sempre di più le persone che partono alla scoperta delle specialità di un paese e tra i prodotti top c’è, ovviamente, il vino. Chi desidera seguire le orme di Dioniso esplorando storie, aromi e tradizioni magari con una degustazione dovrebbe iniziare a prendere appunti perché stiamo per svelare quali sono i migliori musei del vino da non perdere in Italia e non solo.
Indice
Le Macchine del Vino a Montepulciano
L’ultimo nato è il museo aziendale della Carpineto Le macchine del vino che è stato inaugurato lo scorso 17 maggio 2025 in Val di Chiana, a due passi da Montepulciano. Circondato da un’oasi naturale, tra vigneti a perdita d’occhio, boschi di querce e uliveti, il museo racconta uno spaccato di due secoli di viticoltura ed enologia attraverso una collezione privata di macchine per produrre e conservare il vino, strumenti, oggetti, documenti, fotografie che ne raccontano la storia e l’evoluzione. Al piano superiore, in un suggestivo soppalco open space con vista sulle barricaie, è stata allestita anche la sala per la degustazione tecnica con oltre 30 posti a sedere. Il nuovo museo è entrato a far parte della rete di Fondazione Musei Senesi.

Citè du Vin
Bordeaux è una delle città francesi più visitate: la località è fortemente legata alla produzione dell’omonimo vino e non poteva che sorgere proprio qui uno dei musei più belli sul vino in Europa e nel mondo. Si tratta di la Citè du Vin, un palazzo espositivo che già nella sua struttura architettonica è un’opera d’arte. Dall’esterno ricorda proprio la forma di un decanter. È stato inaugurato nel 2016 sulle rive della Garonna, non molto lontano dal centro e ben collegato grazie ai tram. L’edificio con un esterno riflettente è una vera meraviglia nelle giornate di sole.
Varcando l’ingresso ci si trova subito all’interno di un percorso immersivo, interattivo e multisensoriale che porta a spasso in epoche e territori. Il percorso permanente è un viaggio nel tempo che racconta la storia millenaria della bevanda dai banchetti dell’antica Roma fino ad oggi.
Dal percorso olfattivo che fa scoprire le note di ciascuna produzione al tavolo con animazione che richiama i vari vini preferiti nelle occasioni e nelle varie ambientazioni: c’è davvero qualcosa di adatto ad ogni età. Sono tante le famiglie che accedono qui con i propri bambini, certi che la mostra immersiva li coinvolga. Spazi ampi, interattività e l’opportunità di sperimentare danno una marcia in più a questo percorso.
La vera chicca però, soprattutto in estate, è il belvedere panoramico: a fine giro si raggiunge il tetto dell’edificio e si può gustare con una vista effetto wow sulla città un calice a scelta tra quelli proposti. La degustazione è inclusa nel biglietto. Non è raro che durante la bella stagione il calendario eventi si intensifichi con laboratori, conferenze e mostre temporanee. Prima di uscire imperdibile una sosta alla libreria specializzata e all’enoteca internazionale dove è possibile fare acquisti.

WiMu Museo del vino di Barolo
Uno dei territori italiani più prestigiosi nella produzione del vino è il Piemonte. Le Langhe e il Roero, seguiti poi dal Monferrato si occupano di dar vita a eccellenze del territorio apprezzate persino all’estero.
Tanti i viaggiatori, non solo italiani, che trascorrono qui alcuni giorni. Proprio a Barolo, splendido borgo da non perdere in Piemonte, nasce WiMu, il museo del vino. Si trova all’interno del castello Falletti e si affaccia regalando un panorama di tutto rispetto.
Il progetto museale è eccentrico, originale e molto particolare. Propone un viaggio attraverso i sensi, sfruttando immagini, scenografie teatrali, scene cinematografiche, musica e luci. Ogni piano racconta un pezzo della storia: il rapporto del vino con la terra, con il tempo, con l’uomo e con l’arte.
Sale interattive, giochi sensoriali e suggestioni dal mondo dei film spaziano fino a trovare sezioni in cui il vino non viene presentato come un prodotto agricolo o di degustazione ma come protagonista della cultura. Al termine del percorso si accede direttamente all’enoteca regionale dove si fanno acquisti a prezzi calmierati. Durante la stagione estiva e verso l’autunno le Langhe vivono il loro momento migliore: per questo il WiMu aggiorna il suo catalogo eventi con mostre temporanee, rassegne e talk con voci d’eccezione.

Museo del vino a Parma
Anche l’Emilia-Romagna è patria del buon vino, oltre ad essere un territorio gastronomico apprezzato per salumi, formaggi e pasta fresca. Parma, ex capitale della cultura, ospita un museo del vino di tutto rispetto. Fa parte del circuito dei musei del cibo e si trova all’interno di Sala Baganza nella rocca Sanvitale. L’allestimento si snoda tra ambienti storici restaurati, antiche cantine e sei sezioni tematiche che toccano i momenti chiave della produzione spaziando dalla coltivazione alla pigiatura fino all’affinamento. Chicca in più l’opportunità di fare una degustazione in cantina a fine giro.
Il tempio del Brunello di Montalcino
Spostiamoci verso la Toscana, altra regione italiana amatissima per il turismo enogastronomico. Qui c’è un luogo che già nel suo nome ci dice tutto: il Tempio del Brunello. Un museo inaugurato nel 2021 all’interno del complesso monumentale di Sant’Agostino che racconta uno tra i più nobili rossi al mondo.
Non si tratta di un percorso tradizionale ma di un’esperienza immersiva che mixa tecnologie all’avanguardia, arte e storytelling per raccontare il vino in ogni sua sfaccettatura. Tra le sezioni c’è quella dedicata ai protagonisti che spaziano dai produttori agli enologi, spaziando le varie testimonianze con video e racconti emozionanti. Non manca, ovviamente, l’opportunità di assaggiare un calice di una specialità di tale livello. Il calendario eventi viene aggiornato di anno in anno e in estate ed autunno eventi culturali e laboratori non mancano mai.
MuVi il museo sardo del vino
In Sardegna gli occhi sono puntati su MuVi, il museo del vino sardo che si trova in provincia di Sassari. Chi è qui per una vacanza estiva potrebbe mettere in pausa la giornata tra le spiagge più belle della Sardegna per provare a scoprire la produzione delle specialità del territorio. Qui va forte il Vermentino di Gallura ma non solo. Lo spazio che si sviluppa a Berchidda fa fare un viaggio nel passato tra vigneti, imbottigliamento e tradizioni. All’interno è anche presente un’enoteca regionale dove fare acquisti e gustarsi un buon calice.
Vivanco Museum of Wine Culture a La Rioja
Anche all’estero si trovano ottimi musei del vino oltre a quello di Bordeaux che è un vero e proprio tempio. Il Vivanco Museum of Wine Culture di Rioja ne è la testimonianza. In Spagna il vino è una cosa seria e ha radici fortemente radicate nel passato della nazione. Il percorso espositivo mixa storia, tradizione e cultura attraverso supporti digitali e immersivi che rendono l’esperienza più coinvolgente. Colori, profumi ed attività multisensoriali rendono la tappa imperdibile. Imperdibile la conclusione con un buon calice e qualche tapas, in linea con la versione tradizionale dell’aperitivo.
WOW World of Wine a Porto
Altrettanto imperdibile il WOW, ovvero il museo World of Wine in Portogallo. Nasce nel 2020 a Porto nella zona affacciata sul Duoro dei quartieri più antichi. Il complesso contemporaneo e innovativo mixa musei tematici, ristoranti, wine bar e spazi espositivi.
Attraverso un approccio interattivo accompagna il visitatore lungo un percorso di produzione che spazia dalla vite fino al calice. Il focus è sicuramente quello del vino del territorio ma non mancano riferimenti al mercato globale. Il calendario eventi prevede, soprattutto nelle stagioni di alta affluenza turistica, la Wine School ovvero workshop e degustazioni per appassionati, professionisti e curiosi.
Santorini Wine Museum
Tra le mete top dell’estate resiste Santorini come una delle isole greche più battute. Accanto alle spiagge da sogno, però, la Grecia è un territorio famoso per la sua produzione enogastronomica. Proprio su quest’isola nasce il Santorini Wine Museum, uno spazio espositivo non lontano dalla spiaggia di Kamari e con un’architettura unica poiché sviluppato all’interno di una grotta naturale.
Il percorso fa sì che si possano scoprire i metodi di produzione dal 1840 ad oggi attraverso esperienze immersive e multisensoriali. Una volta terminato il percorso si arriva ad un bancone dove gustare ben 4 specialità: una degustazione che combina un bianco fresco, un rosso secco, un rosso da dessert e un vinsanto.
Museum of Wine in Irlanda
A Cork, all’interno del Desmond Castle è stato costruito un museo espositivo che racconta la produzione vinicola dell’Irlanda. Seppur il territorio dell’isola sia più legata alla birra e al Whisky non manca questo grande classico. Chi sta organizzando un itinerario di 7 giorni in Irlanda dovrebbe assolutamente inserire questa opzione nel proprio tour.
Santa Rosa Wine in California
Non solo Europa, i musei del vino arrivano in tutto il mondo e negli Stati Uniti è quello della California a meritare una particolare attenzione. La costruzione del California Wine Museum di Santa Rosa dà modo di esplorare ben nove gallerie raccontando l’industria vinicola degli USA e la tradizione di come viene lavorata la vite in modo diverso rispetto all’UE.
Museo del Vinho a Macao
Chi si trova in Asia deve sapere che qui esiste un unico museo del vino: si tratta di quello di Macao che deve la produzione vinicola all’ex colonia portoghese. Proprio questo richiamo viene avvertito dal nome stesso. Il palazzo offre 1400 metri quadrati di esposizione con materiale di interesse che spazia dalla storia alla cultura, con foto e video. È persino presente una cantina con 1143 vini di cui 28 cinesi e 1115 portoghesi.
Museo del vino a Pleven
In Bulgaria c’è un museo del vino a Pleven. È stato inaugurato all’interno di un palazzo particolarmente importante. Nell’edificio, dal 1890, è stata istituita la prima scuola per la viticoltura del territorio. La location è storica, suggestiva e si trova all’interno del parco Kayalaga. Durante l’estate e i periodi di maggiore affluenza è possibile partecipare ad eventi e mostre aggiuntive che completano l’esperienza.