Non è solo un trekking: è un’esperienza di vita. Il GR20, celebre sentiero escursionistico che attraversa la Corsica da Nord-Ovest a Sud-Est, è considerato uno dei cammini più belli e impegnativi al mondo. Un’avventura che richiede preparazione fisica, attrezzatura adeguata e una buona dose di tenacia. In cambio, offre paesaggi spettacolari, silenzi infiniti e un contatto autentico con la natura selvaggia dell’isola.
Ogni anno, migliaia di appassionati tentano di percorrere i suoi 180 km lungo la dorsale montuosa corsa ma non tutti ce la fanno, anzi: circa l’80% degli escursionisti abbandona prima della fine, spesso per aver sottovalutato la durezza del percorso. Ma questo non ti deve spaventare: un’avventura a piedi di questo tipo non va vista come una gara da vincere o un traguardo da tagliare, nossignori. Si tratta di un percorso anche interiore, un itinerario “slow” da vivere bene, passo dopo passo, anche se si riesce a farne solo una sezione.
E allora, andiamo a scoprire insieme tutte le coordinate e le informazioni utili sul GR20 in Corsica.
Indice
Cos’è il GR20 e come è strutturato
Il Sentier de Grande Randonnée 20 (GR20), o Fra li monti in corso, si snoda da Calenzana (Corsica settentrionale) fino a Conca (Corsica del Sud), seguendo la catena montuosa principale dell’isola. A seconda delle fonti, la lunghezza totale è di circa 180 km, con un dislivello complessivo di circa 12.000 metri tra salite e discese.
Le altitudini oscillano da circa 250 metri s.l.m. ai 2.607 metri del Monte Cinto, vetta più alta della Corsica e punto culminante del cammino.
La percorrenza standard è di almeno 15 giorni, con tappe di 6-7 ore al giorno. Gli escursionisti più allenati riescono a concluderlo in una decina di giorni. I più audaci — come il trail runner François D’Haene, detentore del record — lo percorrono in meno di 32 ore! Ma, come dicono in TV: don’t try this at home, solo gli atleti professionisti possono aspirare a queste velocità da record.
Il GR20 è diviso convenzionalmente in due sezioni principali:
- GR20 Nord (Calenzana – Vizzavona): più tecnico, selvaggio e spettacolare, adatto a escursionisti esperti;
- GR20 Sud (Vizzavona – Conca): più dolce e meno impegnativo, ma non per questo da sottovalutare.
Può essere percorso in entrambe le direzioni, ma la marcia da Nord a Sud è la più comune. Per chi non se la sente di tentare l’avventura completa, scegliere solo uno dei due macro-segmenti è una buona soluzione: il GR20 Sud è il più abbordabile.
Le tappe del GR20
Ecco la suddivisione classica in 15 tappe – distribuite in modo continuativo sulle due sezioni – con distanze, dislivelli e qualche spunto su cosa aspettarsi lungo il cammino.
GR20 Nord (Calenzana – Vizzavona)
- Tappa 1 – da Calenzana a Refuge d’Ortu di u Piobbu (11 km, 1449 D+, 172 D–, 4h): impegnativa prima tappa su sentieri rocciosi con viste panoramiche spettacolari sulla Balagne e sul mare. Il sentiero è esposto e con alcuni tratti ripidi, perfetto per testare gambe e fiato.
- Tappa 2 – da Refuge d’Ortu di u Piobbu a Refuge de Carrozzu (7 km, 692 D+, 983 D–, 3h): si entra nel cuore montuoso del GR20, superando creste e canaloni. Paesaggio lunare e vista sul Monte Corona. Presenza di catene nei tratti più esposti.
- Tappa 3 – da Refuge de Carrozzu a Refuge d’Asco Stagnu (5 km, 790 D+, 622 D–, 3h): attraversamento del ponte sospeso di Spasimata, uno dei più fotografati del GR20. Si risale una gola con affioramenti granitici, in uno scenario alpino di grande fascino.
- Tappa 4 – da Refuge d’Asco Stagnu a Refuge de Tighjettu (10 km, 1250 D+, 1010 D–, 6h): la tappa regina del GR20, con l’ascesa al Monte Cinto (2706 m), il punto più alto della Corsica. Passaggi tecnici e faticosi, ma la vista dalla Bocca Crucetta ripaga ogni sforzo.
- Tappa 5 – da Refuge de Tighjettu a Refuge de Ciottulu di i Mori (7 km, 689 D+, 366 D–, 3h): itinerario più breve ma selvaggio, con tratti su pietraie e panorami spettacolari sulla valle dell’Asco e la Paglia Orba, la “montagna leonina”.
- Tappa 6 – da Refuge de Ciottulu di i Mori a Refuge de Manganu (22 km, 822 D+, 1218 D–, 8h): tappa lunga e varia, tra valloni, cascate, e piane erbose. Si costeggia il lago di Nino, uno dei più belli dell’isola, circondato da pozzine e cavalli selvatici.
- Tappa 7 – da Refuge de Manganu a Refuge de Pietra Piana (8 km, 780 D+, 550 D–, 4h): salita continua tra laghi glaciali e paesaggi scolpiti dal vento. Il sentiero si snoda tra placche rocciose e distese di muschi e licheni.
- Tappa 8 – da Refuge de Pietra Piana a Refuge de l’Onda (9 km, 478 D+, 930 D–, 4h): discesa panoramica tra pascoli e torrenti, con possibilità di soste rigeneranti lungo il fiume. Vista sulle vette del Monte Rotondo.
- Tappa 9 – da Refuge de l’Onda a Vizzavona (17 km, 1710 D+, 1520 D–, 7h): una delle tappe più dure del percorso nord. Lunga, con tratti tecnici e salite impegnative. Si attraversa il Col de Muratellu con vista spettacolare sulla valle del Vecchio.
GR20 Sud (Vizzavona – Conca)
- Tappa 10 – da Vizzavona a Bergeries de Capannelle (15 km, 1057 D+, 391 D–, 5h): se avete deciso di iniziare il percorso da qui, Vizzavona vi accoglie con le sue foreste di larici, cascatelle e massi immersi nel verde. Salita graduale ma continua, perfetta per ambientarsi al ritmo del GR20 Sud.
- Tappa 11 – da Bergeries de Capannelle a Refuge de Prati (18 km, 1090 D+, 878 D–, 6h): una tappa lunga e faticosa, ma immersa in una natura selvaggia e incontaminata. Il sentiero attraversa boschi radi e creste panoramiche, con ampie vedute sul cuore montuoso della Corsica.
- Tappa 12 – da Refuge de Prati a Refuge d’Usciolu (11 km, 716 D+, 789 D–, 4h): un continuo saliscendi su creste esposte e panoramiche. La fatica è costante, ma ripagata da viste aeree e scorci su entrambi i versanti dell’isola. Attenzione in caso di vento forte.
- Tappa 13 – da Refuge d’Usciolu a Refuge d’Asinao (19 km, 966 D+, 1169 D–, 7h): una delle tappe più dure dell’intero tracciato meridionale. Lunga, con molti dislivelli e terreni tecnici. Si attraversano creste dentellate e si incontrano paesaggi che alternano pietraie, boschi e praterie.
- Tappa 14 – da Refuge d’Asinao a Refuge de Paliri (15 km, 641 D+, 1125 D–, 6h): il sentiero costeggia le spettacolari Aiguilles de Bavella, guglie di granito rosso che regalano uno dei paesaggi più scenografici del GR20. La discesa è impegnativa ma costellata di scorci mozzafiato.
- Tappa 15 – da Refuge de Paliri a Conca (14 km, 391 D+, 1216 D–, 5h): ultima tappa, interamente in discesa. La vegetazione si fa sempre più lussureggiante, il profumo della macchia mediterranea si intensifica e il sentiero vi conduce lentamente verso l’arrivo a Conca… e verso il mare.
Difficoltà e accortezze
Non bisogna lasciarsi ingannare dalle brevi distanze di alcune tappe: il terreno è spesso tecnico, esposto, con passaggi su rocce e pietraie. Servono:
- buone capacità di “scrambling” (semi-arrampicata su facili rocce)
- piede sicuro
- gestione del caldo e dei temporali estivi (frequenti nel pomeriggio)
Il meteo può cambiare rapidamente, con pioggia e vento forte: meglio controllare sempre le previsioni e partire presto la mattina, onde evitare di trovarsi ancora sui sentieri nel pomeriggio quando spesso si addensano nubi temporalesche.
La fatica si accumula, quindi è importante ascoltare il proprio corpo e saper dosare le energie. Chi è davvero molto allenato può anche accorpare alcune tappe, riducendo i giorni complessivi… ma raddoppiando l’impegno quotidiano!
Quando intraprendere il GR20
La stagione ideale va da fine maggio a fine settembre. In giugno, la montagna è ancora fresca e la neve può essere presente solo sui tratti più alti. In luglio e agosto, il caldo e l’affollamento sono maggiori, mentre settembre offre giornate più fresche e rifugi meno pieni. Da evitare l’inverno e la primissima metà della primavera, quando il rischio neve e ghiaccio è ancora alto.
Come prepararsi
Il GR20 è adatto a escursionisti esperti, con buona resistenza fisica e abituati al trekking su terreno accidentato. Non bastano lunghe passeggiate in collina: bisogna allenarsi su salite e discese tecniche, su tratte lunghe, facendo tanto dislivello e con lo zaino pieno sulle spalle.
Un programma di 8-12 settimane di preparazione con camminate in montagna, corsa ed esercizi di forza è consigliabile. Mai sottovalutare un cammino come questo, se si vogliono evitare brutte sorprese in corso d’opera.
Equipaggiamento consigliato
Per l’attrezzatura, ti consigliamo di viaggiare il più leggero possibile: ogni chilo in più sulla schiena, a lungo andare, pesa! Uno zaino da massimo 40 litri è più che sufficiente. Ai piedi, scarponcini da trekking alti e ben rodati sono la scelta migliore per protezione e stabilità. Se hai già esperienza e uno zaino molto leggero, vanno bene anche scarpe da trail.
Per l’abbigliamento, punta su strati tecnici: qualcosa di caldo, un antivento e un capo impermeabile. I bastoncini da trekking? Indispensabili, ti aiutano tantissimo nelle salite e sulle discese più accidentate.
Per la notte, serve un sacco a pelo adatto a temperature fino a 5°C. Non dimenticare una lampada frontale, mappa o tracce GPS offline e un powerbank per ricaricare i dispositivi.
Segnaletica e punti d’acqua
Il GR20 è ben segnalato con i classici segni bianchi e rossi. Presta attenzione in caso di nebbia o di errore di percorso: è sempre importante avere anche una mappa o tracce GPS.
I rifugi dispongono di acqua potabile, ma non ci sono fonti ovunque: meglio partire ogni giorno con le scorte piene: porta almeno 2 litri di acqua (meglio ancora 3 litri totali per le tappe lunghe), in borraccia termica o camelbag.
Dove dormire
Lungo il GR20 si trovano rifugi spartani e bivacchi, alcuni gestiti dal Parco Regionale della Corsica, altri privati e non presidiati. È possibile anche campeggiare nei pressi dei rifugi (tenda propria o noleggiata). In alta stagione è consigliata la prenotazione anticipata.
Le meraviglie del GR20
Il bello del GR20 sta anche nei panorami che regala. Ogni passo regala meraviglia ma vogliamo evidenziare cinque punti di interesse davvero commoventi:
- il Monte Cinto e la sua cresta
- Cirque de la Solitude, passo tanto difficile quando splendido
- I laghi glaciali di Nino, Melo e Capitello
- Le vette del Monte d’Oro e del Monte Incudine
- Gli spettacolari aghi delle Aiguilles de Bavella
In quota si cammina tra rocce, pini larici e distese di erba ondulata, con affacci improvvisi sul blu del Mediterraneo. Un contrasto che fa della Corsica un’isola unica al mondo!