Avvolto in mille leggende, affascinante e pittoresco: è il borgo medievale di Bagnone che si trova in provincia di Massa-Carrara sulle pendici delle colline pre-appenniche. Un luogo antico che pare sia stato nominato la prima volta nel 963, ma la zona era abitata sin dall’età della pietra. Un vero gioiello, ricco di cose da vedere ma anche di storie da conoscere.
Le mille storie di Bagnone, il borgo medievale della Lunigiana
La Lunigiana e l’alta valle del Magra (in Toscana) offrono tesori insospettabili. Uno di questi è il bel borgo di Bagnone che sorge sulla sponda destra dell’omonimo torrente. Un piccolo paesino costruito in pietra e dove svetta un antico castello in cima a un colle. Un maniero che, in tutto il suo splendore, domina l’abitato e il tortuoso alveo del torrente. Ma Bagnone affascina i suoi visitatori anche per un altro motivo: le mille leggende da cui è avvolto.
Si narra che tantissimi anni fa, durante il crepuscolo di una triste giornata invernale, c’era un uomo povero e stanco che passava nelle vicinanze di Bagnone. Essendo quasi calata la notte, decise di bussare alla porta del Castello dei Conti Noceti per chiedere asilo e cibo. Per sua fortuna il Padrone spalancò la porta del Castello, concedendogli ospitalità per la notte.
Il mattino successivo però il pellegrino non c’era più e al suo posto, su un piccolo tavolo, svettava una minuta Croce di legno. Un oggetto che venne subito ritenuto divino e che fu esposto per la curiosità dei visitatori, per poi essere venerato e conservato nella Chiesetta del Castello. Con il passare del tempo gli vennero attribuite speciali facoltà e, proprio per questo, la sua esistenza fu legata a inspiegabili fenomeni contro le leggi naturali. Vi basti pensare che venne persino riconosciuto come una diretta emanazione della volontà divina. Ecco perché i bagnonesi venerarono per moltissimi anni questo oggetto, che ancora oggi si può ammirare ogni 3 maggio, quando viene esposto sull’altare.
Ma non solo, nel Medioevo a Iera, frazione di Bagnone, un marchese Malaspina costrinse a ballare nude fino all’alba le giovani donne più belle del feudo. Per farglielo fare uccise i genitori che volevano salvarle, per poi gettare i corpi in una fossa piena di scheletri. E a tal proposito si racconta che, ogni tanto, presso la cappella di San Biagio si sentano ancora oggi, durante le più fredde notti invernali, i lamenti e le grida di orrore delle povere vittime.
Cosa vedere a Bagnone
Fermo restando che le storie che aleggiano intorno a questo borgo lo rendono ancora più interessante da visitare, è anche vero che raggiugerlo per scoprire le sue bellezze è un’esperienza da provare.
Come spesso accade in Italia, infatti, il passato e la natura insieme regalano veri e propri gioielli che vale la pena scoprire.
Il borgo è circondato da una natura indulgente e miriadi di specchi d’acqua e gorgoglianti cascatelle, ma è anche un luogo dove stradine tortuose si incrociano e che regala tante bellezze da visitare.
Come il Castello e l’annessa chiesa, la piazza centrale, la Chiesa di Santa Maria e la Chiesa di San Rocco. Poco fuori dal borgo con una camminata di circa 15 minuti a piedi si trovano le Pozze di Corlaga, dove è possibile fare il bagno, così come è fattibile anche nei Bozzi di Vico Valle dove si trovano delle vere e proprie vasche create dallo scorrere del fiume.
Luoghi suggestivi, che tengono sospesi tra natura e storia. Senza dimenticare, chiaramente, le diverse leggende che rendono Bagnone ancor più interessante.
